Updates from marzo, 2011 Attiva/disattiva nidificazione dei commenti | Scorciatoie da tastiera

  • salvofedele 11:42 pm il 1 March 2011 Permalink | Rispondi
    Etichette: coordinamento   

    Idee per il residenziale 

    Secondo me molti dei casi discussi negli ultimi mesi in varie sedi e per lo più ripresi su facebook possono essere da spunto per sessioni specifiche del residenziale. Potreste segnalarmi le vostre preferenze sui casi/problemi che vi sembra più interessante riprendere? quando segnalerete la vostra preferenza provate a descrivere come vi immaginate lo svolgimento della sessione.Per evitare di influenzarvi l’un l’altro mandatemi una email con i vostri suggerimenti, penso io ad unificarli e a aggregarli in tempo per la riunione del coordinamento

    (…)

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  • salvofedele 12:30 am il 13 February 2011 Permalink | Rispondi  

    Cosa fare in una riunione di presenza? 

    Provate ad immaginare una riunione di presenza in cui stanno insieme persone che hanno letto i casi di artrite reattiva post SBEA, quello del NEJM e altri che non l’hanno letto.

    Provate ad immaginare che anche chi non ha letto comincia ad introiettare le modalità con cui discutiamo ed è pienamente consapevole che ci sono tanti modi di partecipare attivamente ad una discussione.

    Cosa succede?

    Inevitabilmente registreremo altri commenti, ma il gruppo di chi ha letto potrà guidare in maniera competente la discussione. Sarà inutile questa discussione per chi ha già letto? Assolutamente no (ma bisogna provare per credere)

    Solo questo?

    Altri cominceranno a segnalare piccole narrazioni significative della loro vita professionale (sul modello della segnalazione di Miriana: “il primo caso di leucemia che ho visto era proprio così”)

    (…)

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  • salvofedele 11:04 pm il 9 February 2011 Permalink | Rispondi  

    Cisco WebEx: novità utili 

    A partire dal prossimo aggiornamento Sarà molto più facile programmare le stanze dei meeting e delegare responsabili che le gestiscono. Seleziono di seguito le cose più importanti.C’era stata una richiesta di Maria Luisa in questo senso, adesso dovrebbero essere molto più semplice accontentarla senza compromettere nulla nella programmazione generale. Inizio messaggio inoltrato:

    (…)

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  • salvofedele 11:09 pm il 13 June 2010 Permalink | Rispondi  

    webm.org: ore 20,43 del 13 giugno 

    piccola aggiunta alla nota di ieri che resta importante da leggere per tutti http://tinyurl.com/34oy2cm

    1. vuotate nuovamente la cache

    2. ho aggiornato la pagina “chi siamo”: leggete l’ultimo paragrafo che la chiude

    3. ho inserito delle sottopagine con una sequenza di informazioni che potete leggere nella barra laterale di queste nuove sottopagine

    (…)

     

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  • gidiesse2 10:57 pm il 26 May 2010 Permalink | Rispondi  

    Per il team del giovedì pomeriggio 

    Per il team del giovedì pomeriggio. Abbiamo cominciato a lavorare sul progetto efront “ematuria”. Potete visitarlo da student e proporre modifiche sul blog del progetto o nelle varie unit. Le pagine con i test sono in progress, quindi le risposte sono messe a caso..

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  • salvofedele 8:49 am il 6 January 2010 Permalink | Rispondi
    Etichette: project planning, teaching and training   

    Una proposta per “catalogare” le nostre attività 

    Su Manymoon abbiamo cominciato una faticosa progettazione didattica per permettere a tutti di catalogare i nostri contributi alle attività WEBM.org.

    L’aspetto più rilevante del catalogare è quello di permettermi una riflessione sul percorso di formazione che sto sviluppando grazie ai contributi che cerco di dare alle attività WEBM.org. La catalogazione mi permette di fare un report periodico del mio cammino all’interno di questa esperienza e di valutare le ricadute di questo impegno sulla mia attività di medico pratico. Catalogare significa innanzitutto cercare di capire come ogni contributo mi permetta di sviluppare una qualche area “personale”. E ancora: in termini di sviluppo della mia capacità di “comunicazione” o di “learning” quel contributo è stato rilevante per me? Ho realizzato qualche cosa di utile a migliorare le mie conoscenze o il mio saper fare in una qualche area clinica? Quantomeno ho creato dei presupposti positivi per un ulteriore sviluppo delle mie competenze?

    Catalogare significa anche chiedere a se stesso in che area il mio contributo è stato utile al progredire del percorso generale WEBM.org. La classificazione utilizzata in questo caso si servirà di una delle sette parole chiave che abbiamo deciso di utilizzare per le nostre segnalazioni. Lo sforzo di catalogazione sarà rivolto a definire il più possibile la finalità comune del mio contributo.

    Talvolta le due catalogazioni (“la mia” e “quella del Newsbook”) potranno non coincidere, le annoterò pertanto in maniera distinta. Talvolta un mio contributo non avrà rilevanza per le attività WEBM.org oppure dovrebbe essere segnalato al Newsbook da qualche altro partecipante. Lo annoterò allora soltanto per il mio personale percorso di formazione.

    Ancora è presto per dirlo, forse anche per aggiungere una tag. Nelle intenzioni la “catalogazione” potrebbe diventare uno strumento di valutazione “formative” molto utile.

    Accesso alla progetazione e interazioni registrate sono disponibili per i soci da questo URL: http://bit.ly/ciHlN3

     
  • salvofedele 11:24 am il 25 December 2009 Permalink | Rispondi
    Etichette:   

    Wave dedicato alla catalogazione delle attività 

    Da questo link scegli wave e aspetta il caricamento di Google Wave dopo il login

     
  • finneborg 10:18 pm il 21 December 2009 Permalink | Rispondi
    Etichette: ,   

    L’onda di “reazioni” al video 

    Tra le onde attive una si chiama “Reazioni al video” -> http://bit.ly/5Amepg

    E’ il tentativo di realizzare un post per il blog di anteprima attraverso la sequenza dei commenti al video che Maria Grazia aveva segnalato qualche giorno fa qui su FB.

    Finora hanno commentato:

    Salvo

    Maria Grazia

    (…)

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  • webmorg 4:57 pm il 20 December 2009 Permalink | Rispondi
    Etichette:   

    addestramento wave @webm.org 

    visita il demo di wave.webm.org


    visita il demo di wave.webm.org

     
  • salvofedele 4:04 am il 18 December 2009 Permalink | Rispondi
    Etichette:   

    Come cambiare l’addestramento finalizzandolo alle attività? 

    Maria Luisa ha una visone molto popolare (tra di voi) dell’addestramento che io non condivido perché non porta a sostanziali modificazioni delle vostre attitudini.

    Facciamo due esempi (due onde):

    La wave di cui è responsabile Paolo (scrittura di una articolo stile forum) ha un obiettivo preciso: scrivere un post per anteprima.

    (…)

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  • salvofedele 12:23 pm il 17 December 2009 Permalink | Rispondi
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    “Dare una mano” o “prendere al volo l’occasione…”? 

    “Dare una mano” o “prendere al volo l’occasione offerta”? Talvolta si sottovaluta l’importanza di certe “offerte didattiche”.
    Mi pare che questa sia un’occasione unica per legare “divario gitale” “cooperative learning” “Team working” attraverso progetti concreti cui ciascuno deve dare una mano in termini di ideazione.
    L’errore più comune che fate è pensare in termini di didattica tradizionale e/o di spirito di abnegazione (tipo: mi tocca fare anche questo”)….

    Citazione

     
  • lustemar 10:48 pm il 16 December 2009 Permalink | Rispondi
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    Incontro sulla continuità assistenziale 

    Ieri sera ho partecipato a un incontro organizzato da Chiarelli sulla continuità nell’assistenza al bambino e ho presentato un intervento sul punto di vista del pediatra di base, sottolineando l’importanza della formazione e facendo anche riferimento alla nostra esperienza.

    (…)

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  • zumalu 10:12 pm il 12 December 2009 Permalink | Rispondi
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    Rovereto 

    Ieri ho avuto l’occasione di presentare il nostro percorso al convegno di Rovereto. Il convegno era dedicato all’approfondimento sulle “comunità di pratica” in sanità: cosa sono, come dovrebbero essere strutturate, quali i vantaggi. E’ stato da più parti sottolineato il vantaggio che ne deriva sugli aspetti legati all’apprendimento e condivisione di abilità specifiche, trasversale in tutti gli ambiti. Il prof. E. Wenger, teorico delle comunità di pratica, è riuscito con molta semplicità a spiegare concetti che potrebbero essere difficili, mi è piaciuto il passaggio dove illustrava le insidie, i rischi di fallimento delle CdP; aspetti sui quali dovremo un giorno riflettere.
    (…)
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  • salvofedele 8:37 am il 8 December 2009 Permalink | Rispondi  

    Facciamo un po’ di ordine sull’attività progettuale 

    1 non …
    2 gli strumenti che utilizzeremo per programmare le attività sono due: google wave e manymoon.
    3 Piero si occupa …
    4 io ho verificato che tutti sono stati invitati a manymoon, ma

    (…)

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  • salvofedele 10:24 pm il 6 December 2009 Permalink | Rispondi
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    Riunione con gli Editor di una nota rivista on line 

    Vi ho fatto cenno della lunga chiaccherata telefonica con …. Sono tornati in Italia per trasformare le loro conoscenze USA in attività di organizzazione congressuale. Hanno organizzato qualche congresso e…

    (…)

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  • salvofedele 8:27 pm il 28 November 2009 Permalink | Rispondi
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    Segnalazione per belle statuine 

    Grandori scrive sul blog di quaderni della sua apertura… alle vaccinazioni
    Leggete invece cosa scrive su Panorama… vi mette il link Pippo a commento di questa nota
    (…)

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  • webmorg 8:08 pm il 27 November 2009 Permalink | Rispondi
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    Discussione sul blog di Quaderni 

    Vi metto il botta e risposta che ho avuto con Grandori sul blog di Quaderni:

    Faccio parte dell’Associazione da circa 10 anni e ho imparato molto sia dal punto di vista professionale (saper fare) che da quello umano (saper essere) sia nei confronti dei colleghi che dei genitori dei miei pazienti. E’ con grande dispiacere che, in questa occasione, mi trovo su posizioni diametralmente opposte a quelle assunte dall’associazione. Credo che la communità scientifica

    (…)

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    Grazie a Giuseppe

     
  • webmorg 3:45 pm il 9 November 2009 Permalink | Rispondi
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    Confronti? Solo per problemi inesistenti 

    Desideravo confrontarmi con voi sulla nuova influenza.

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    Grazie a Sandro

     
  • salvofedele 9:41 pm il 2 November 2009 Permalink | Rispondi
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    Modello matematico Pandemia in Sicilia 

    Prima settimana di pandemia in Sicilia
    (…)
    In rianimazione secondo la Regione Sicilia si trovano 11 persone
    Secondo il nostro modello ne erano previste 12. Secondo le nostre previsoni la settimana prossima saranno 52.

    (…)

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  • lustemar 2:45 pm il 2 November 2009 Permalink | Rispondi
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    Interazione tra Focetria e vaccino stagionale 

    Una domanda, in particolare per Pippo:c’è della bibliografia sull’intervallo delle dosi tra focetria e lo stagionale? Alcuni miei pazienti a rischio hanno già effettuato la stagionale, ma nell’ultima settimana abbiamo avuto un notevole numero di ILI

    (…)

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  • salvofedele 11:20 pm il 31 October 2009 Permalink | Rispondi  

    Non mi fate disperare per favore [HD] 

    Video che fa il punto del progetto

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  • salvofedele 11:27 pm il 30 October 2009 Permalink | Rispondi  

    Come caricare i video su info attività didattiche 

    Come caricare i video su Info attività didattiche [HD]  (…)

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  • salvofedele 11:23 pm il 29 October 2009 Permalink | Rispondi  

    Video spiegazione sito progettazione 

    Video spiegazioni sito progettazione [HD]

    di Salvo Fedele (videos)

    6:38

    per il momento questo video interessa solo quelli cui ho mandato l’email di invio

    (…)

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  • lustemar 3:01 pm il 27 October 2009 Permalink | Rispondi
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    Come possiamo convincere i colleghi a non aver paura della Guillain-Barrè? 

    Ho inviato questo messaggio sulla posta di mywebm:

    “Volevo chiedere sia a Maria Luisa che ai responsabili del redblog (Salvo e Pippo) l’autorizzazione a inviare ad alcuni colleghi il post che Maria Luisa ha pubblicato sul redblog il 5 ottobre, sulla SGB, che non è stato messo sul blog pubblico. Purtroppo qui a Pescara la maggior parte dei medici, anche ospedalieri e anche infettivologi, rifiuta di vaccinarsi e sconsiglia la vaccinazione, soprattutto per le temute (…)

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  • salvofedele 6:28 pm il 15 October 2009 Permalink | Rispondi
    Etichette:   

    Le prove “scientifiche” della pericolosità del vaccino e di “quello che pensano tutti” 

    Francesco Zuccaro, un attento lettore di questo Blog e che ringrazio per l’attenzione che ci dedica mi ha segnalato ieri mattina sulla nostra pagina facebook un paio di articoli sulle “prove scientifiche” della pericolosità del vaccino e di quello che “pensano tutti”

    prova n° 1: “i vaccini contengono adiuvanti”

    (…)

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  • salvofedele 9:29 am il 9 October 2009 Permalink | Rispondi  

    Proposta per il residenziale 

    Per il residenziale: proposta swineflu + altro

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    Ven alle 15.19

    In residenziale volete dedicare una ora alla simulazione della pandemia utilizzando i dati epidemiologici della vostra regione? (…)

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  • salvofedele 10:36 pm il 4 October 2009 Permalink | Rispondi  

    Ancora una pagina di preparazione del meeting on line 

    Aggiornamento pagina meeting on line del 3 10 2009

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    Dom alle 18.03

    Questo è il link:

    http://sites.google.com/a/mywebm.org/meeting-on-line/home/3-ottobre-2009

    • Non più pagina ma pagine
    • Ho cercato di rendere facilmente reperibili tutte le informazioni anche in funzione delle proposte di esercitazioni per il corso residenziale (troverete in ogni pagina i contenuti principali
    • L’ideale sarebbe che indipendentemente dalla partecipazione come relatore al meeting del 3/10/09 ciascuno provi a cimentarsi con un proprio caso/problema/progetto almeno all’esercitazione sui learning outcome

    (…)

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  • salvofedele 10:32 pm il 4 October 2009 Permalink | Rispondi  

    aggiornamento Q and A 

    aggiornamento Q&A

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    Ieri alle 8.48

    http://sites.google.com/a/mywebm.org/meeting-on-line/home/3-ottobre-2009/qa31009

    Vi raccomando di visitare tutto il sito

    ho aggiornato la pagina di Q&A con altri due ppt esplicativi (leggete le Q&A 4 –5

    Q&A1: La prevedibile domanda di Sandro

    (con la prevedibile risposta di Salvo e l’inevitabile commento di Maria Luisa. Attenzione al commento finale!)

    Q&A2: Homework

    (…)

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  • salvofedele 10:30 pm il 2 October 2009 Permalink | Rispondi  

    Tutto pronto (o quasi): consultate questa pagina 

    dAL link potete accedere con la vostra password ai file

    http://sites.google.com/a/mywebm.org/meeting-on-line/home/3-ottobre-2009

    (…)

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  • salvofedele 11:26 pm il 27 September 2009 Permalink | Rispondi
    Etichette:   

    Fans di info Pandemia: fermatevi e riflettiamo insieme 

    Ho cretao su Facebook una pagina che si chiama Info Pandemia etc.

    Perché?

    Facebook diventa sempre più diffuso e può trasformarsi un utile sistema di comunicazione (anche se caotico come sappaimao bene) allargato.

    L’idea è questa

    1. Ciascuno di noi crei un account diverso da quello che utilizziamo per la nostra discussione privata riservata a WEBM.org (questo).

    (…)

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  • lustemar 10:06 pm il 16 September 2009 Permalink | Rispondi
    Etichette: ECM   

    Novità per la formazione continua 

    Ecm: Viceministro Fazio alla Prima Conferenza Nazionale

    sulla Formazione Continua

    “ La formazione continua in Medicina (ECM) cambia marcia”

    (…)

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  • gidiesse2 10:44 pm il 8 September 2009 Permalink | Rispondi  

    sintesi della riunione del gruppo di coordinamento – 3 settembre 2009 

    Potete vedere a questo link i dettagli della riunione.

    Come vedrete dal documento stiamo cercando di programmare le attività di WEBM.ORG.

    La sintesi è breve e potete leggerla in pochi minuti.

    (…)

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    Grazie a Giusi

     
  • gidiesse2 2:38 pm il 30 August 2009 Permalink | Rispondi  

    Meeting online di sabato 3 ottobre 

    Vi invito a comunicare gli argomenti che volete presentare al meeting online.

    Vi propongo questo modo di procedere:

    • entro il 13 settembre ognuno di noi propone argomenti (report preliminari di nuovi casi, approfondimenti e aggiornamenti di casi già divulgati, etc)
    • entro il 25 settembre decidiamo insieme una scaletta di presentazione…

    (…)

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  • salvofedele 6:31 pm il 17 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Questa pallosissima etica medica 

    L’etica medica non è pallosa, l’etica medica è materia affascinante e a tratti anche divertente.

    in Italia l’etica medica è materia religiosa, nel senso che di etica medica si occupano soltanto tristi personaggi legati alla gerarchia vaticana.

    Il giochino della tapioca serviva a introdurre un’altra etica.

    Esistono davvero dei dilemmi etici quotidiani? (…)

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  • salvofedele 6:29 pm il 17 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Confessione 

    Non ho idea di dove la Plasmon acquisti la sua tapioca.

    Forse in Padania?

    E se la strategia fosse di affamare la ricca Padania?

    (…)

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  • salvofedele 6:28 pm il 17 July 2009 Permalink | Rispondi  

    La Tapioca non c’entra nulla! però… 

    Maledetta scrittura mi porta sempre lontano dal motivo per cui comincio a raccontare qualche cosa. Ricordate l’incontro con l’uomo Plasmon?

    L’uomo Plasmon questa volta è entrato precisando: vengo per un motivo preciso (non per la Tapioca che ha imparato a non citare mai più).

    Perché allora?

    “Stiamo diffondendo una iniziativa gratuita per le mamme.”

    Sentite bene di cosa si occupa adesso la charity Plasmon:

    “Può aiutarci nella creazione di una community”

    (…)

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  • salvofedele 6:27 pm il 17 July 2009 Permalink | Rispondi  

    la quotidianità del lavoro 

    Ancora una volta la quotidianità del lavoro mi impedisce di portare avanti il progetto di scrittura che non ho. Questa mattina ho avuto una rara occasione di confronto: è entrato nella stanza del mio ambulatorio il responsabile propaganda della Plasmon.

    Non intendeva portarmi notizie sui suoi latti che scendono sempre più, non di prezzo, ma in valore calorico (record negativo di 1,1 g di proteine/litro) e che quindi costano sempre meno (alla Plasmon) e sempre più al consumatore finale.

    (…)

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  • salvofedele 6:25 pm il 17 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Stand-by anche per il capitolo 5. Cap 6: L’algoritmo della… 

    Vi do qualche giorno per riflettere sul capitolo 5.

    Ho qualche idea per cominciare il capitolo 6.

    Nessuna anticipazione?

    Il titolo è “L’algoritmo della…”

    (…)

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  • salvofedele 8:54 pm il 16 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Ancora una volta 

    Rifletto su altri dilemmi etici: chiedo il vostro aiuto

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    Ieri alle 9.08

    Tempo dedicato alla visita per lo stesso problema e situazioni sociali diverse

    (povertà economica e culturale/benessere economico e culturale)

    Come analizzarlo con il principio di equità sociale o con quello di abuso di potere?

    Con entrambi? (…)

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  • salvofedele 6:54 am il 16 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Altri dilemmi etici 

    Rifletto su altri dilemmi etici: chiedo il vostro aiuto

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    Ieri alle 9.08

    Tempo dedicato alla visita per lo stesso problema e situazioni sociali diverse

    (povertà economica e culturale/benessere economico e culturale)

    Come analizzarlo con il principio di equità sociale o con quello di abuso di potere?

    Con entrambi? (…)

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  • salvofedele 6:52 am il 16 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Dilemmi etici veri 

    Per andare avanti mi servono esempi di dilemmi etici veri.

    Per esempio

    Stato vegetativo di incerta definizione

    Abuso di potere per cure oltre il limite/ Abuso di potere per decisione di cessazione delle cure (…)

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  • salvofedele 7:00 am il 15 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Dilemmi 

    Uno dei tanti esponenti della Lega ha guadagnato nuovamente gli onori della cronaca. Il populismo, come si sa, è la capacità di parlare agli umori peggiori di un popolo e “guadagnare” consenso facile.

    Gli esponenti della Lega fanno del loro razzismo un “valore positivo” e stanno trasformando il Nord di Italia in un paese diverso da quello che io ho conosciuto in gioventù. (…)

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  • salvofedele 8:00 pm il 14 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Siete stanchi vero? 

    Ogni tanto riordino i frammenti che vado mettendo nei capitoli che li compongono e mi meraviglio della sequenza che si va realizzando, ma per voi leggerli qui deve essere davvero faticoso.

    Siamo arrivati al capitolo 4.

    Siamo arrivati, non è un refuso di sono arrivato.

    Senza voi che leggete questa volta questi frammenti non esisterebbero.

    i titoli provvisori dei capitoli in sequenza sono:

    1. Le opportunità della scrittura

    2. Le opportunità della lettura

    3. Le opportunità della riflessione periodica

    (…)

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  • salvofedele 7:55 pm il 13 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Nove volte sette 

    Ma fin dove può arrivare il calcolo umano?

    • Non c’è limite. Secondo il programmatore Shuman, che mi ha parlato per primo di questa scoperta…
    • Bene il dottor Shuman mi dice che in teoria tutto ciò che sa fare una calcolatrice lo può fare anche la mente umana (…)
    • Ma in pratica com’è possibile sapere in che modo lavora una calcolatrice?

    Brandt sorrise affabilmente.

    Le dirò signor Presidente; gli ho fatto la stessa domanda.

    (…)

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    Grazie a Salvo

     
  • salvofedele 8:32 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    L’origine della falsa equivalenza tra elenco di… e diagnosi finale 

    Che c’entra tutto questo con la diagnosi, con la malattia vera del mio paziente?

    Un vecchio motto molto amato dai medici di ogni generazione e latitudine recita “ci sono molte malattie e poi c’è il mio paziente con la sua malattia”.

    Perché non riusciamo a trasformare questa convinzione diffusa in corretta metodologia di approccio ai problemi diagnostici?

    Le ragioni sono tante, ma il motivo principale è che la stragrande maggioranza dei medici segue nel ragionamento clinico un assunto sbagliato: probabilità nosografica di malattia equivale a probabilità diagnostica di malattia.

    Se ripensiamo al nostro curriculum di studi quante volte abbiamo riflettuto (…)

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  • salvofedele 8:29 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Lo studio della metodologia utilizzata dal medico nel… 

    Lo studio della metodologia utilizzata dal medico nel processo diagnostico è essenziale per capire a che punto del procedimento diagnostico ti può essere d’aiuto e di supporto la ricerca bibliografica, in altre parole: l’utilizzo della letteratura medica come “esperto competente”. Il rapporto tra metodologia e ricerca bibliografica è un rapporto largamente inesplorato e irrisolto. I passi avanti ottenuti grazie all’utilizzo dei semplici operatori Booleani (AND, OR, NOT) sul full text delle banche dati e sulla banca di tutte le banche dati (il network delle pagine web), rischiano di trasformarsi in “passi indietro” se quel rapporto viene (come è normalmente) misconosciuto. (…)

    View aticolo originale

     
  • salvofedele 8:26 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Mi disse che il suo libro si chiamava… 

    Mi disse che il suo libro si chiamava il libro di sabbia, perché né il libro né la sabbia hanno principio o fine.

    Mi invitò a cercare la prima pagina.

    Appoggiai la mano sinistra sopra il frontespizio e aprii il volume con il pollice quasi attaccato all’indice.

    Fu tutto inutile: tra il frontespizio e la mano c’erano sempre varie pagine. Era come se spuntassero dal libro.

    • Ora cerchi la fine.

    Fallii di nuovo, riuscii appena a balbettare con una voce che non era la mia:

    • Non può essere

    Sempre sottovoce, il venditore di bibbie mi disse:

    • Non può essere, ma è.

    Questo libro ha un numero di pagine esattamente infinito.

    Nessuna è la prima, nessuna l’ultima

    Jorge Luis Borges – Il libro di sabbia

    L’immensità della letteratura medica contemporanea

    (…)

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  • salvofedele 8:24 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    La ri-composizione 

    La parte più difficile da tirare fuori…

    Se vogliamo parlare per eufemismi possiamo pure dire così.

    A dire tutta la verità neppure se fossi il più grande musicista della storia potrei tirare fuori quello che sento in questo momento.

    Rivedo alcuni di quei flash che si sono dispersi, ma non so riscriverli.

    Forse non voglio più scriverli, fanno ormai parte del sacco delle storie che prenderanno la loro strada.

    (…)

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  • salvofedele 8:21 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Sam, Rachel e Liane 

    Il flash della Waterstone che vi ho restituito è molto diverso da quello che avevo scritto.

    è solo qualche frammento di nota che ho raccolto dalle mie parole disperse nel nulla.

    Poi (non so quanto dopo) c’era un altro flash di questi giorni.

    Provo a tirarlo fuori

    Venerdì non ho scritto.

    Venerdì Sam è tornato in UK.

    Sam è il classico stereotipo di inglese. Padre indiano, madre indiana, nonna e nonno greco.

    (…)

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  • salvofedele 8:17 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Provo a pensare a quelle parole come alle… 

    Provo a pensare a quelle parole come alle note di una musica familiare.

    Adesso rivedo alcuni flash

    Francesca che chiama da Edimburgo.

    é alla Waterstone.

    La Waterstone ha un significato particolare nella nostra famiglia. Nei nostri viaggi in camper mi abbandonavano spesso davanti alla Waterstone.

    Ricordo un giorno in particolare.

    Uscii dalla Waterstone con un solo libro (un evento eccezionale).

    Con il libro e andai alla stazione per tornare in campeggio.

    (…)

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  • salvofedele 8:14 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Anche il bambino del mio case report è… 

    Anche il bambino del mio case-report è svanito nel nulla.

    Come poi è svanito nel nulla mio padre.

    Era questo il legame che mi aveva portato a scrivere quello che avevo scritto?

    Volevo forse giustificare a me stesso, prima che al lettore la cattiveria con cui avevo analizzato il case report di Medico e Bambino? La cattiveria che era uscita fuori analizzando tutta la vanità di quella scrittura.

    (…)

    viaFacebook |View articolo originale

     
  • salvofedele 8:12 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Non scrivo mai direttamente sul browser internet e… 

    Non scrivo mai direttamente sul browser internet e invece questa mattina l’ho fatto.

    So che non potrò riscrivere quello che è andato via per sempre.

    La scrittura è irripetibile. E il pezzo parlava proprio di questo: del misterioso rapporto tra le sensazioni e la scrittura. Eppure sono disperato.

    Parlava ai miei figli come a voi.

    Parlava di mio padre.

    Parlava agli amici di Laura che sono stati in questi giorni con noi.

    Parlava a Giuseppe e al suo viaggio a Vienna per reincontrare la sua famiglia

    Debbo smettere di pensare a quello che è successo.

    Debbo andare avanti.

    (…)

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  • salvofedele 8:10 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Per la prima volta soffro come voi le… 

    Per la prima volta soffro come voi, le parole che ho scritto non ci sono più: è la stessa sensazione terribile che provate mentre leggete.

    Debbono venir fuori: le ho dentro.

    Perché è così difficile?

    Ricordi?

    Ti stavi interrogando sul tuo progetto di scrittura e ti chiedevi il perché di questa scrittura.

    E poi? Che è successo? (…)

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  • salvofedele 8:07 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Scrivere sul browser 

    Questa mattina ho provato un dolore fortissimo.

    Ho scritto un pezzo che aveva per titolo “perché scrivo”

    L’ho scritto direttamente sul browser internet.

    Doveva essere un pezzo breve “un piccolo legame chiarificatore per il lettore” e invece la scrittura mi ha portato lontano e poi al momento di salvarlo è svanito nel nulla e l’ho involontariamente cancellato.(…)

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  • salvofedele 6:38 am il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    La scoperta dell’unicità del rapporto medico-paziente 

    Quel che era accaduto paradossalmente mi avvicinò definitivamente al mondo del clinico pratico. Volevo capire cosa era successo cosa non aveva funzionato non solo tra quella famiglia e il loro medico ma tra me e il clinico con cui fino ad allora avevo discusso senza problemi.

    Alla fine non avevo dubbi: il rifiuto della ipotesi dipendeva esclusivamente dal rifiuto del metodo e nulla aveva a che fare con la corruzione diffusa del mondo medico che fin lì era stato il mio quasi esclusivo interesse; (…)

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  • salvofedele 6:33 am il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Una esperienza tragica 

    Durante gli anni di pre-specializzazione (quelli passati con le infermiere che mi avevano adottato) mi accorsi però che questi giochi andavano coltivati. Una esperienza tragica più di tutte determinò la mia passione per la metodologia: un bambino morto per una intossicazione cronica da cobalto.

    Aveva assunto un farmaco per una banale anemia sideropenica. Quel farmaco però non conteneva solo ferro ma anche cobalto. Il gioco fisiopatologico insieme all’intreccio con alcuni dati nosografici “incomprensibili” mi aveva portato a studiare una epidemia da intossicazione cronica da cobalto nel lontano Belgio (…)

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  • salvofedele 6:27 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    La scoperta della clinica 

    Dei primissimi anni in cui mi avvicinai alla professione, a parte quel sorriso di disprezzo cui ho fatto cenno all’inizio, ricordo solo una serie di insuccessi nel mio rapporto con il mondo clinico.Il mio curriculum era chiaramente suddiviso in due parti, da una parte le materie propedeutiche che avevo affrontato con discreto successo, dall’altra il mondo delle cliniche dove i risultati erano davvero modesti.

    C’era, però qualcosa che mi attirava in quel mondo che mi respingeva.

    (…)

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  • salvofedele 6:23 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Il mio interesse per la metodologia diagnostica è… 

    Il mio interesse per la metodologia diagnostica è ormai vecchio. Nel 1981 tentai di laurearmi con una tesi sulle applicazioni del teorema di Bayes alla diagnosi differenziale dell’appendicite acuta. Ottenni di ritorno un sorriso di disprezzo: “La matematica per la diagnosi? La diagnosi è arte, tutt’altra cosa rispetto all’arida applicazione di formule”.

    Oggi, a quasi trenta anni da quell’esperienza che ha cambiato la mia vita (…)

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  • salvofedele 6:18 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Fermiamoci e analizziamo i fatti narrati nel case… 

    Fermiamoci e analizziamo i fatti narrati nel case report e proviamo a vedere il lavoro che avrebbe dovuto fare una rivista seria con una revisione correttamente condotta e i suggerimenti che avrebbero potuto essere fatti prima della pubblicazione:

    1. La storia clinica può essere utilizzata per sottolineare l’importanza di un quadro nosografico da conoscere: il persistere di cicli irregolari dopo un certo periodo di tempo (due anni?) accompagnati da mal di pancia “sine materia” obbliga il medico a prendere in considerazione una possibilità: la cisti ovarica. Questa è prevalentemente asintomatica, spesso però si presenta con dolori addominali e persistenza di cicli irregolari, null’altro.

    Il quadro nosografico non diventa mai patognomonico (specificità 100%), ma soltanto “altamente indiziario” (…)

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  • salvofedele 6:15 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Ebbene cosa fa a questo punto l’autore del… 

    Ebbene cosa fa a questo punto l’autore del case report? Si abbandona a una autoanalisi dell’errore? Spiega che “un colpo di fortuna” gli ha permesso di fare lo stesso la diagnosi? No, le regole del case report di questo genere sono ferree, il bene trionfa sempre sul male (indipendentemente dall’esito di salute del paziente):

    “Sto per rispondere automaticamente con la proposta del solito Paxabel quando mi fermo mettendo a fuoco la situazione (…) Cristina è un soggetto da Paxabel?

    (…)

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  • salvofedele 6:13 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    “Sono appena tornato da un congresso e sono… 

    “Sono appena tornato da un congresso e sono ancora rintontito dagli effetti speciali provocati dalla ricerca tecnologica sulle banche dati disponibili in internet. Nella mia testa è tutto un fermento di PubMed, “stringhe”, studi controllati, bias, revisioni sistematiche e colleghi-marziani capaci di risolvere in questo modo tutti i casi più difficili del mondo. Sia chiaro, confesso subito che parlo solo per invidia e che faccio tanto di cappello ai colleghi capaci di svolgere correttamente questi lavori di ricerca in modo diretto e autonomo; tanto che ho deciso che alla prossima occasione voglio proprio provarci anch’io.

    (…)

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  • salvofedele 6:08 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    L’esempio 

    Cristina è una bambina di 14 anni:

    • “alla nascita è operata per gastroschisi”
    • “a due anni è operata per occlusione intestinale secondaria ad aderenze dovute al primo intervento”
    • “a tre anni, nel corso di un episodio influenzale, presenta uno pneumotorace spontaneo, convulsioni febbrili e stato di male febbrile”
    • “a quattro anni ha la varicella, ma ancora una volta con stato di male febbrile”
    • “viene messa in profilassi con barbiturici e la RMN dimostra una atrofia dell’ippocampo”

    (…)

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  • salvofedele 6:06 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Case report 

    C’è una lettura che ha subito fortune alterne nella letteratura medica e che una analisi molto superficiale della scala dell’evidenza ha relegato nel gradino più basso, al pari del parere “degli esperti”. Si tratta di quel genere di articolo che viene definito “case report”. La stessa definizione di “case report” comprende generi, in realtà, molto diversi.

    Con un po’ di esperienza non è difficile distinguerli tra loro.

    Una tipologia di case report somiglia molto ai “power point” ad effetto (…)

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  • salvofedele 6:04 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Una piccola precisazione 

    Molte delle cose che vado mettendo su facebook sono bozze preliminari che vado poi limando con una faticosa attività di riscrittura. la nota che ho appena finito è piuttosto dura e probabilmente verrà limata in molti aspetti. La metto a breve, non vi chiedo clemenza e non vi chiedo neppure di essere buoni con me, cercate invece di mettervi anche nei panni di quei poveretti che ho distrutto “umanamente” con la scrittura del pezzo in questione.

    (…)

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  • salvofedele 6:01 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Finding strategies to gain access to and articulate… 

    Finding strategies to gain access to and articulate what we know, think, believe, and remember is a perennial problem of professional development. Reflective writing harnesses small-group discussion with narrative in order to develop human understanding, the ability to listen, and practical wisdom from experience. Narratives express the values of the narrator; they also develop and create values, as well as a sense of self-purpose, in the telling.

    (…)

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  • salvofedele 5:59 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Altro filone di “reflective pratice” che può essere… 

    Altro filone di “reflective pratice” che può essere reso facilmente pubblico è quello relativo all’utilizzo di alcune tecniche psicoanalitiche elementari: per esempio “leggere le relazioni con l’occhio di un bambino”. In genere si tratta di pagine molto affascinanti e con un alto grado di onestà intellettuale:

    On a different professional development course I led, group-members wrote narratives as if they were to be read by children. Lucy, initially non-plussed, followed my recommendation to write whatever came into her mind, in whatever way.

    (…)

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  • salvofedele 5:21 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Una delle strategie più efficaci per placare ansie… 

    Una delle strategie più efficaci per placare ansie è l’ascolto. Gillie ne fa uno dei capisaldi della sua pratica di “scrittura terapeutica”. Suggerimenti come quello che seguono, infatti, sono molto onesti e facilmente resi pubblici:

    Clinicians cannot know the myriad effects of their actions, or what their patients and colleagues feel and think. They can, however, narrate an occasion in writing, using evidence recollected from spoken words, tone of voice, body language, and so on. Here is Antonio Munno’s experience, recounted in the BMJ: (…)

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  • salvofedele 5:57 am il 9 July 2009 Permalink | Rispondi  

    La partecipazione quotidiana alla vita di una community… 

    La partecipazione quotidiana alla vita di una community rende superfluo l’utilizzo di esercizi creativi come questo utilizzato da Gillie nei suoi “incontri”. Lo scambio quotidiano di esperienze rende naturale il fascino creativo delle parole fino a trasformare l’utilità di scrivere in necessità di scrivere e condividere. Tutte le community si trovano a dover affrontare prima o poi il problema del difficile equilibrio tra empatia e (…)

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  • salvofedele 5:55 am il 9 July 2009 Permalink | Rispondi  

    At a senior medical educators’ conference I asked… 

    At a senior medical educators’ conference I asked a workshop group to write a list of words about their work: any words. We took some time listening to each list; the items carried such importance. All physician-writers then chose one abstract noun from their list (trust, respect, for example) and wrote reflectively about it. I asked them to write a narrative about any experience in their lives. The group understood they would be invited, but not required, to share their writing. Allan’s abstract noun had been vulnerability, and he now also wrote about missing a diagnosis of meningococcal meningitis. He wrote:

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  • salvofedele 5:53 am il 9 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Gli stereotipi sono degli ingannevoli facilitatori della lettura… 

    Gli stereotipi sono degli ingannevoli facilitatori della lettura della realtà. Molto comodi e rassicuranti, quanto però disimpegnanti.

    Molti dei miei errori professionali si basano su questi.

    Ricordo il caso di una ragazzina appeartenente allo stereotipo “rompiscatole antipatica”, drammatica nelle sue manifestazioni di dolore, difficile sempre da visitare, 10 minuti per fare un tampone in gola, ecc. Viene per un banale mal di pancia, la nonna è convinta che abbia l’appendicite (una sua zia è morta di peritonite). (…)

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  • salvofedele 5:51 am il 9 July 2009 Permalink | Rispondi  

    People experience their lives and work as narrative… 

    People experience their lives and work as narrative. Every situation can be narrated as a story. Such narratives of experience begin to make certain inherent values apparent; they might be pointed out in discussion, or in a piece of writing.

    Writing narratives and reflecting upon them, particularly in confidence with a trusting group of peers, can enable professionals to grasp the values they practise, and clarify what they think of them, and how they might modify their attitudes.

    Practitioners focusing on their own written narratives of practice can pose challenging questions as well as be constructively reassuring and inspiring.

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  • salvofedele 5:49 am il 9 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Torniamo dunque alla scrittura creativa di Gillie Bolton… 

    Torniamo dunque alla scrittura creativa di Gillie Bolton, con questo nuovo sentimento di patriottismo che mi ha donato il presidente Obama.

    Che ne sarebbe di Gillie in Italia?

    Gillie è un “mercante” di scrittura creativa, ma in Italia chi prenderebbe il suo posto?

    L’ipotesi più probabile: qualcuno si improvviserebbe professore associato di “scrittura creativa”. Il curriculum? la nonna gli raccontava le favole.

    Un progetto fiancheggiatore? (…)

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  • salvofedele 5:48 am il 9 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Mentre leggo i giornali di tutto il mondo… 

    Mentre leggo i giornali di tutto il mondo, il loro punto di vista su quello che il nostro governo non esita a definire un successo e cioè l’organizzazione del G8, capisco il significato moderno di patriottismo.

    Guardo le vignette di Berlusconi sul Times, il resoconto del Guardian, l’editoriale del New York Times, i resoconti del Daily Telegraph e ripenso alla splendide parole di ieri del presidente Obama. (…)

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  • salvofedele 5:45 am il 8 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Mentre leggo Gillie Bolton non posso fare a… 

    Mentre leggo Gillie Bolton non posso fare a meno di curiosare nel suo sito. Gillie fa il suo lavoro a Londra, scrive i suoi libri, collabora con varie università inglesi, ha una sua attività privata di sostegno alla scrittura. Non resisto: immagino tutto questo trasferito nel nostro paese. Il sito di Gillie è un sito commerciale molto discreto. Da noi Gillie potrebbe esistere?

    (…)

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  • salvofedele 5:40 am il 8 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Se dovessi scegliere qual è la cosa più… 

    Se dovessi scegliere qual è la cosa più inaccettabile del percorso di formazione di un medico italiano non avrei dubbi. A tutto c’è rimedio: l’inconsistenza della preparazione metodologica, l’incapacità di trasformare le probabilità nosografiche in probabilità reali, la statistica come corpo separato dal sapere pratico, la sostanziale incomprensione del metodo scientifico, la formazione post laurea affidata ad “eventi formativi”.

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  • salvofedele 5:37 am il 7 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Mi piacerebbe condurvi per mano in questa lettura… 

    Mi piacerebbe condurvi per mano in questa lettura per essere sicuro che nessuno dei paragrafi che la compongono vi possa sfuggire. Ricordate Vivaldi? Questo è uno splendido articolo scientifico (un articolo essenziale) che parla in sole due pagine del valore dello scrivere. Non si può perdere neppure una parola.

    “What are values? How do we discover those we live and work by? (…)

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  • salvofedele 5:35 am il 7 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Questa mattina è successo ancora Gillie Bolton è… 

    Questa mattina è successo ancora. Gillie Bolton è “freelance consultant in reflective writing”. Che invidia! Questo è il mestiere che ho sempre sognato…

    Io invece scrivo di nascosto (e con molti sensi di colpa).

    Resto affascinato dalla capacità del NHS di trovare la collocazione giusta alle persone comuni.

    Gillie Bolton ha scritto un articolo per il numero di Lancet che ho appena aperto (…)

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  • salvofedele 5:32 am il 7 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Ho appena chiuso il capitolo 1 definito il… 

    Ho appena chiuso il capitolo 1, definito il titolo, fatta la revisione promessa a me stesso, scelto il titolo provvisorio del… Insomma ho appena ultimato un buon lavoro di scribacchino. Non ci sarebbe ragione alcuna di essere inquieto. E invece sono irrequieto perché non so cosa mi succederà oggi e cosa avrò da scrivere di davvero utile per questo progetto che “non ho”.

    (…)

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  • salvofedele 5:29 am il 6 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Scrivere in tutte le forme possibili non è… 

    Scrivere (in tutte le forme possibili) non è solo un esercizio liberatorio, non è solo il mezzo della comunicazione strutturata è anche lo strumento principe dell’analisi qualitativa della vita di una community.

    La partecipazione alla vita di una community è un opportunità unica per sviluppare la capacità di scrivere, un opportunità unica per smascherare la vanità della scrittura.(…)

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  • salvofedele 5:27 am il 6 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Il web2 offre molti strumenti al servizio di… 

    Il web2 offre molti strumenti al servizio di community scientifiche. Il successo di queste community dipende da molti fattori.

    Normalmente il più importante di questi fattori è considerato il superamento del divario digitale. In realtà questo è solo uno degli aspetti e certamente non il più importante. Gli strumenti del web2 sono ormai molto evoluti e la possibilità di utilizzarli con profitto più che dalla disponibilità di noiosi manuali dipende quasi esclusivamente dall’utilizzo non occasionale delle diverse utility e dalla possibilità di scambiare esperienze con altri colleghi.

    (…)

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  • salvofedele 7:55 pm il 5 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Ho quasi completato quello che mi proponevo di… 

    Ho quasi completato quello che mi proponevo di fare martedì 30 giugno quando ho scritto la prima nota sul widget. Volevo completare questa comunicazione in una settimana utilizzando una successione di post.

    Adesso ho trasferito tutti i post in un unico file pdf.

    Li sto rieloborando per tentare di renderli un po’ più comprensibili.

    (…)

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  • salvofedele 7:51 pm il 5 July 2009 Permalink | Rispondi
    Etichette:   

    La scrittura scientifica 

    L’unica scrittura essenziale che conosco è la scrittura scientifica che, a volte, può essere utilmente sostituita da mappe logiche. La finalità principale della scrittura scientifica è infatti la comunicazione strutturata. Ricordate il dibattito politico che ho citato qualche giorno fà?

    In molti forum come in molte community si discute con la stesso caos logico che (…)

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  • salvofedele 7:48 pm il 5 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Ho incontrato recentemente e in due circostanze completamente… 

    Ho incontrato recentemente e in due circostanze completamente diverse due scrittori.

    Due scrittori veri, non semplici scribacchini.

    L’uno parlava di sé paragonando la sua prosa a uno spartito di Vivaldi.

    “Non tutti i musicisti sono come Vivaldi. La musica di Vivaldi è essenziale. Il mio libro è come uno spartito di Vivaldi: essenziale”.

    (…)

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  • salvofedele 11:09 pm il 4 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Nel nostro lavoro persino gli stereotipi positivi possono… 

    Nel nostro lavoro persino gli stereotipi positivi possono portare all’errore.

    Vi ricordate la mia mancata diagnosi di diabete?

    La mamma attenta

    L’ascolto

    L’errore

    La stereotipo che aveva condotto la mia visita in quella occasione era appunto la “mamma attenta”. “Una mamma attenta non può…”

    (…)

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  • salvofedele 7:45 pm il 4 July 2009 Permalink | Rispondi  

    La tortura più grossa cui vi ho costretto… 

    La tortura più grossa cui vi ho costretto?

    Scrivere, scrivere e ancora scrivere.

    Maria Grazia dice che io non ho una sola tossicodipendenza (il fumo)

    ma due: il fumo e scrivere.

    io sono molto inquieto, per calmare la mia inquietudine non serve però la nicotina, quello che mi è davvero indispensabile è esprimermi.

    (…)

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  • salvofedele 11:30 pm il 3 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Avevo in mente di scrivere qualche esempio di… 

    Avevo in mente di scrivere qualche esempio di come ha cambiato la mia vita di medico la partecipazione a questo progetto, per esempio nel rapporto con i bambini che visito e in generale l’umanità nelle relazioni con le famiglie che ho via via acquisito.

    (…)

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  • salvofedele 11:09 pm il 3 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Dopo aver ascoltato Veltroni ho avuto molta nostalgia… 

    Dopo aver ascoltato Veltroni, ho avuto molta nostalgia del riquadro di Fiorello su Sky.

    Mi manca Fiorello. Da giovane non sopportavo Fiorello e i suoi terribli Karaoke.

    Fiorello è geniale. Quello che fa è espressione di un widget genuino, esprime quella sicilianità che nessuno conosce: pensate a quello che sapevate degli iraniani e a quello che avete visto in questi giorni. Pensate a quello che sapete dei siciliani e poi… guardate Fiorello.

    (…)

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  • salvofedele 10:58 pm il 3 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Qualcuno di voi osa affermare ancora oggi che… 

    Qualcuno di voi osa affermare ancora oggi che la statistica descrittiva è difficile e che i “six sigma” proposti da Motorola Japanese sono incomprensibili!

    Adesso chiutede gli occhi, rilassatevi e immaginate la faccia che sto facendo in questo istante.

    Sentito l’urlo?

    NO?

    (…)

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  • salvofedele 10:55 pm il 3 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Ieri Veltroni era su Sky in uno dei… 

    Ieri Veltroni era su Sky in uno dei riquadri del TG al posto di Fiorello.

    Il suo discorso “sul futuro del partito” è rimasto disponibile per quasi 8 ore per tutti i telespettatori. Alla fine l’ho ascoltato.

    Non è sempre facile distinguere un widget da un gadget e il discorso di ieri ne è un esempio.

    Veltroni mentre parlava si commuoveva, chiamava gli “interlocutori” di partito per nome, ragionava sul mondo anche se il suo discorso era stracolmo di allusioni e risentimento personale.

    (…)

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  • salvofedele 10:52 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Sapete tutti che amo scrivere che scrivere mi… 

    Sapete tutti che amo scrivere, che scrivere mi rilassa ed è per me una attività vitale.

    Scrivo dappertutto e in modo disordinato.

    Scrivo, grazie a internet, in mille taccuini dispersi per il mondo.

    Non (come sarebbe logico) in un unico taccuino ordinato.

    Google mi aiuta talvolta a rileggere qualche cosa di quello che ho scritto.

    Ho imparato presto ad usare però taccuini segreti anche a me stesso. Nessuno mai potrà leggerli

    (…)

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  • salvofedele 10:50 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Un giorno quando ero già adulto mio padre… 

    Un giorno, quando ero già adulto mio padre mi spiego il fascismo e l’antifascismo.

    La retorica dell’uno e dell’altro.

    Il prezzo che si paga per l’uno e per l’altro.

    Mio padre non sapeva scrivere libri, in realtà ha imparato a scrivere solo da adulto e da autodidatta.

    (…)

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  • salvofedele 10:47 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Sempre di più la definizione di progetto sembra… 

    Sempre di più la definizione di progetto sembra inadeguata alla attività che andiamo realizzando.

    Forse la metafora più appropriata e quella di una fabbrica di attività e di progetti ognuno dei quali ha un indotto rilevante.

    Quale il prezzo di una eventuale dismissione industriale?

    (…)

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  • salvofedele 10:44 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Definire obiettivi e modalità di misurazioni di… 

    Definire obiettivi e modalità di “misurazioni” di risultati raggiunti non è esercizio che appassioni.

    Ma un piccolo sforzo collettivo non sarebbe utile?

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  • salvofedele 10:39 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    A 20 year old woman had had 20… 

    A 20-year-old woman had had 20 attacks of loss of consciousness over the past 3 years. Attacks were provoked by venepuncture, ear piercing, or long periods of standing, and were typically preceded by light-headedness and blurring of vision. Her mother noted facial pallor before and during the attack. Unconsciousness lasted several seconds. Recovery was quick and complete.

    (…)

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  • salvofedele 10:36 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Per quale diavolo di motivo dovremmo limitare la… 

    Per quale diavolo di motivo dovremmo limitare la valutazione quantitativa del progetto soltanto a “six sigma”?

    Se il pragmatismo industriale ci obbliga a non andare ioltre il numero di sei è logico davvero dichiarare il proprio fallimento dopo aver provato a valutarci solo in termini dei six più ovvi?

    Facciamo un esempio di un sigma “oscuro”.

    (…)

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  • salvofedele 10:32 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Il professore della Bocconi citato nella nota precedente… 

    Il professore della Bocconi (citato nella nota precedente) mi permette di tornare alla valutazione quantitativa (cui avevo promesso di tornare qualche nota fa).

    La finalità di un progetto è un prodotto.

    Definire il prodotto che realizziamo nel nostro progetto non è semplice (ma non è del tutto impossibile). Forse potremmo trovare un accordo in una qualche definizione condivisa?

    1) La soluzione collettiva di problemi?

    2) La soluzione individuale di problemi (supportata dalla comunità progettuale)?

    3) Altro?

    (…)

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  • salvofedele 10:29 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Ieri ho visto in TV su sky un… 

    Ieri ho visto in TV (su sky) un dibattito politico condotto in studio da un giornalista che metteva a confronto il presidente della commissione trasporti con l’ex ministro dei trasporti.

    In collegamento (tra gli altri) un rappresentante sindacale e un professore (esperto in certificazione della qualità”) dell’Università Bocconi di Milano.

    Ho spento la TV avvilito dall’incapacità manifestata dal giornalista di condurre un ragionamento semplice e della irragionevolezza delle sue conclusioni.

    (…)

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  • salvofedele 10:16 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    But that kind of demonization has become passé… 

    But that kind of demonization has become passé over the past few weeks,(…)

    In the past, unfortunately, Western governments and research organizations have bought into former US president George W. Bush’s ‘axis of evil’ rhetoric by discriminating against Iranian researchers (…)

    In the face of this bleak news, however, Iranian academics are surprisingly optimistic. They tend to buy into the argument that, despite the current crackdown, greater democracy is inevitable in Iran, which will provide an open society that is more conducive to science and critical thinking.

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  • salvofedele 9:43 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Editorial Nature 460 11-12 2 July 2009 |… 

    Editorial

    Nature 460, 11-12 (2 July 2009) | doi:10.1038/460011a; Published online 1 July 2009

    Iran’s endogenous civil-rights movement needs international solidarity, not political meddling. Academics, universities and non-governmental organizations can help.

    “Bomb, bomb, bomb, bomb-bomb, Iran,” sang John McCain to the tune of The Beach Boys’ Barbara Ann at a US presidential campaign event in 2007. McCain, a Republican senator for Arizona, later insisted he was joking. Yet the spur-of-the-moment instinct behind the ‘joke’ sums up aptly the tendency of some politicians both in the West and in Iran to demonize each other’s peoples as a faceless enemy.

    (…)

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  • salvofedele 10:13 pm il 1 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Mi sono allontanato da molte attività collettive… 

    Mi sono allontanato da molte attività “collettive” nella mia vita.

    Ripensandoci riesco adesso a capirne la ragione più in profondità.

    Forse da giovani il senso di appartenenza prevale sulla necessità di cambiamento?

    Ma non sarebbe più naturale chiedere un gadget piuttosto che un widget solo in età più “matura”?

    (…)

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