Updates from luglio, 2009 Attiva/disattiva nidificazione dei commenti | Scorciatoie da tastiera

  • lustemar 10:55 pm il 30 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Aggiornamento pubertà ritardata 

    Partendo dal caso segnalato da Angela P ho aggiornato la MindMap che avevo fatto sulla pubertà ritardata, sperando che adesso sia più chiara

    (…)

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  • salvofedele 10:35 am il 29 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Ancora un quadro patognomonico 

    Bambina di 4 anni. Come descriverla?

    Bellissima, sanissima in ottime condizioni fisiche, esame negativo, tutto negativo.

    Si sveglia la notte per dolori alle gambe.

    Si sbaglia in niente se non fai la domanda:

    • Dove sono i dolori?
    • Non so
    • Signora per favore tenga un diario dei dolori e ci rivediamo tra due-tre settimane

    Ritorna

    • Si è svegliata qualche volta in media una due volte a settimana, questa settimana più spesso, i dolori sono sempre allo stesso punto, forse sono muscolari
    • dove?
    • alla gamba

    è proprio iin perfetta forma, però chiedo emocromo LDH, indici di flogosi e RX femore

    (…)

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  • webmorg 12:09 am il 29 July 2009 Permalink | Rispondi  

    aneurisma del setto interatriale 

    per la prima volta mi trovo di fronte a questo problema.

    una mia paziente di 12 anni, portatrice di forame ovale pervio,all’ultima ecografia ha avuto una diagnosi di:”moderato aneurisma destroconvesso del setto interatriale con pervietà della fossa ovale e trascurabile shunt sinistro-destro (non significativo emodinamicamente: 3-4 mm al doppler).

    (…)

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    Grazie a Angela P

     
  • webmorg 12:12 am il 26 July 2009 Permalink | Rispondi  

    il caso di Andi 

    Ieri, durante il mio turno di guardia pediatrica, ho visto Andi ( vai al RP ) di 4 anni e mezzo circa in quanto presentava un importante tremore generalizzato e un’andatura atassica, sembrava ubriaco. Aveva vomitato per 3 gg e il giorno prima aveva assunto 3 supposte di Domperidone. Non aveva febbre nè diarrea. Non vomitava più da circa 12 ore.L’assunzione di liquidi e solidi era stata alquanto ridotta nei gg precedenti e anche ieri mattina aveva assunto solo un po’ d’acqua.

    (…)

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    Grazie a Miriana

     
  • webmorg 5:46 pm il 24 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Malattia di Wilson 

    La mamma di un mio pazientino di 2 anni mi riferisce che recentemente le è stata fatta diagnosi di malattia di Wilson di grado lieve. Questo in seguito ad accertamenti effettuati per ipertransaminasemia ed altri indici epatici alterati ad un riscontro occasionale di alcuni mesi fa.

    Poichè le è stato riferito che la malattia è trasmissibile mi chiede quando e quali esami fare a Tommaso, il suo bimbo di 2 anni.(…)

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    Grazie a Barbara


     
  • salvofedele 10:40 pm il 23 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Bandiera bianca 

    Ormai mi conoscete. so essere cattivo, inciviso antipatico etc

    oggi non scrivo nulla solo due parole: Bandiera Bianca.

    Leggo quello che è successo a Vicenza: PDL e PD insieme per vietare ai meridionali di presentare proprie candidature come presidi nelle scuole.

    Leggo sul Times on line un resoconto dettagliato dei “successi” di Mao come personalità borderline (oltre a Berlusconi e Peron anche Mao si portava le ragazzine a letto)

    e a giudicare dalla “longevità politica” dei compari di passione non siamo messi bene.

    (…)

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  • webmorg 10:10 am il 22 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Anafilassi 

    Ieri mattina ho passato un brutto quarto d’ora in ambulatorio: è venuto un ragazzo di 27 anni che dopo aver mangiato una pesca ha manifestato tutto il corredo sintomatologico dell’anafilassi: orticaria diffusa e angioedema al volto, rinorrea e difficolta’ respiratoria; quando è arrivato in ambulatorio praticamente non respirava, si sentiva solo lo stridore laringeo dovuto all’edema della glottide. L’ho fatto sdraiare immediatamente sul lettino, con gli arti sollevati e poi ho preparato l’adrenalina che ho somministrato i.m

    (…)

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    Grazie a Giuseppe

     
  • salvofedele 6:31 pm il 17 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Questa pallosissima etica medica 

    L’etica medica non è pallosa, l’etica medica è materia affascinante e a tratti anche divertente.

    in Italia l’etica medica è materia religiosa, nel senso che di etica medica si occupano soltanto tristi personaggi legati alla gerarchia vaticana.

    Il giochino della tapioca serviva a introdurre un’altra etica.

    Esistono davvero dei dilemmi etici quotidiani? (…)

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  • salvofedele 6:29 pm il 17 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Confessione 

    Non ho idea di dove la Plasmon acquisti la sua tapioca.

    Forse in Padania?

    E se la strategia fosse di affamare la ricca Padania?

    (…)

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  • salvofedele 6:28 pm il 17 July 2009 Permalink | Rispondi  

    La Tapioca non c’entra nulla! però… 

    Maledetta scrittura mi porta sempre lontano dal motivo per cui comincio a raccontare qualche cosa. Ricordate l’incontro con l’uomo Plasmon?

    L’uomo Plasmon questa volta è entrato precisando: vengo per un motivo preciso (non per la Tapioca che ha imparato a non citare mai più).

    Perché allora?

    “Stiamo diffondendo una iniziativa gratuita per le mamme.”

    Sentite bene di cosa si occupa adesso la charity Plasmon:

    “Può aiutarci nella creazione di una community”

    (…)

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  • salvofedele 6:27 pm il 17 July 2009 Permalink | Rispondi  

    la quotidianità del lavoro 

    Ancora una volta la quotidianità del lavoro mi impedisce di portare avanti il progetto di scrittura che non ho. Questa mattina ho avuto una rara occasione di confronto: è entrato nella stanza del mio ambulatorio il responsabile propaganda della Plasmon.

    Non intendeva portarmi notizie sui suoi latti che scendono sempre più, non di prezzo, ma in valore calorico (record negativo di 1,1 g di proteine/litro) e che quindi costano sempre meno (alla Plasmon) e sempre più al consumatore finale.

    (…)

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  • salvofedele 6:25 pm il 17 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Stand-by anche per il capitolo 5. Cap 6: L’algoritmo della… 

    Vi do qualche giorno per riflettere sul capitolo 5.

    Ho qualche idea per cominciare il capitolo 6.

    Nessuna anticipazione?

    Il titolo è “L’algoritmo della…”

    (…)

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  • salvofedele 6:59 am il 17 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Lord Darzi si dimette, Fazio resta 

    Lord Darzi si dimette da ministro della salute UK.

    Si è rotto le scatole e vuole tornare al suo lavoro.

    leggo la notizia sul twitter del BMJ di questa mattina.

    Il lavoro di quest’uomo è stato tanto apprezzato che (…)

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  • salvofedele 8:54 pm il 16 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Ancora una volta 

    Rifletto su altri dilemmi etici: chiedo il vostro aiuto

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    Ieri alle 9.08

    Tempo dedicato alla visita per lo stesso problema e situazioni sociali diverse

    (povertà economica e culturale/benessere economico e culturale)

    Come analizzarlo con il principio di equità sociale o con quello di abuso di potere?

    Con entrambi? (…)

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  • salvofedele 6:54 am il 16 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Altri dilemmi etici 

    Rifletto su altri dilemmi etici: chiedo il vostro aiuto

    Condividi

    Ieri alle 9.08

    Tempo dedicato alla visita per lo stesso problema e situazioni sociali diverse

    (povertà economica e culturale/benessere economico e culturale)

    Come analizzarlo con il principio di equità sociale o con quello di abuso di potere?

    Con entrambi? (…)

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  • salvofedele 6:52 am il 16 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Dilemmi etici veri 

    Per andare avanti mi servono esempi di dilemmi etici veri.

    Per esempio

    Stato vegetativo di incerta definizione

    Abuso di potere per cure oltre il limite/ Abuso di potere per decisione di cessazione delle cure (…)

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  • salvofedele 7:00 am il 15 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Dilemmi 

    Uno dei tanti esponenti della Lega ha guadagnato nuovamente gli onori della cronaca. Il populismo, come si sa, è la capacità di parlare agli umori peggiori di un popolo e “guadagnare” consenso facile.

    Gli esponenti della Lega fanno del loro razzismo un “valore positivo” e stanno trasformando il Nord di Italia in un paese diverso da quello che io ho conosciuto in gioventù. (…)

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  • avversario 6:49 am il 15 July 2009 Permalink | Rispondi  

    emangioma del labbro inferiore 

    Vi avevo già parlato di Amedeo, attualmente di mesi 18, circa tre mesi fa per il suo emangioma del labbro inferiore e per la proposta di una clinica privata di trattarlo con Dye-Laser. In letteratura tale trattamento è controverso a causa dei possibili effetti collaterali negativi (sanguinamento, ulcerazione, esiti cicatriziali). Anche il dermatologo di riferimento aveva sconsigliato tale terapia.

    (…)

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  • salvofedele 11:18 pm il 14 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Laura Reali mi ha chiesto 

    Laura R. mi ha chesto di scrivere un breve abstract per sintetizzare le nostre attività di community per il congresso di Berlino della società europea di pediatria a novembre prossimo. In quella occasione è presidente di una sessione e ha ottenuto la presenza di uno di noi per una breve presentazione dell’esperienza.

    Io scrivo l’abstract, servirà però che vada uno di voi più vicino di me a Berlino.

    (il viaggio è a spese nostre)

    Berlino è una bellissima città, se non la conoscete è un’ottima occasione per conoscerla

    (…)

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  • salvofedele 8:00 pm il 14 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Siete stanchi vero? 

    Ogni tanto riordino i frammenti che vado mettendo nei capitoli che li compongono e mi meraviglio della sequenza che si va realizzando, ma per voi leggerli qui deve essere davvero faticoso.

    Siamo arrivati al capitolo 4.

    Siamo arrivati, non è un refuso di sono arrivato.

    Senza voi che leggete questa volta questi frammenti non esisterebbero.

    i titoli provvisori dei capitoli in sequenza sono:

    1. Le opportunità della scrittura

    2. Le opportunità della lettura

    3. Le opportunità della riflessione periodica

    (…)

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  • salvofedele 7:55 pm il 13 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Nove volte sette 

    Ma fin dove può arrivare il calcolo umano?

    • Non c’è limite. Secondo il programmatore Shuman, che mi ha parlato per primo di questa scoperta…
    • Bene il dottor Shuman mi dice che in teoria tutto ciò che sa fare una calcolatrice lo può fare anche la mente umana (…)
    • Ma in pratica com’è possibile sapere in che modo lavora una calcolatrice?

    Brandt sorrise affabilmente.

    Le dirò signor Presidente; gli ho fatto la stessa domanda.

    (…)

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    Grazie a Salvo

     
  • salvofedele 8:32 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    L’origine della falsa equivalenza tra elenco di… e diagnosi finale 

    Che c’entra tutto questo con la diagnosi, con la malattia vera del mio paziente?

    Un vecchio motto molto amato dai medici di ogni generazione e latitudine recita “ci sono molte malattie e poi c’è il mio paziente con la sua malattia”.

    Perché non riusciamo a trasformare questa convinzione diffusa in corretta metodologia di approccio ai problemi diagnostici?

    Le ragioni sono tante, ma il motivo principale è che la stragrande maggioranza dei medici segue nel ragionamento clinico un assunto sbagliato: probabilità nosografica di malattia equivale a probabilità diagnostica di malattia.

    Se ripensiamo al nostro curriculum di studi quante volte abbiamo riflettuto (…)

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  • salvofedele 8:29 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Lo studio della metodologia utilizzata dal medico nel… 

    Lo studio della metodologia utilizzata dal medico nel processo diagnostico è essenziale per capire a che punto del procedimento diagnostico ti può essere d’aiuto e di supporto la ricerca bibliografica, in altre parole: l’utilizzo della letteratura medica come “esperto competente”. Il rapporto tra metodologia e ricerca bibliografica è un rapporto largamente inesplorato e irrisolto. I passi avanti ottenuti grazie all’utilizzo dei semplici operatori Booleani (AND, OR, NOT) sul full text delle banche dati e sulla banca di tutte le banche dati (il network delle pagine web), rischiano di trasformarsi in “passi indietro” se quel rapporto viene (come è normalmente) misconosciuto. (…)

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  • salvofedele 8:26 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Mi disse che il suo libro si chiamava… 

    Mi disse che il suo libro si chiamava il libro di sabbia, perché né il libro né la sabbia hanno principio o fine.

    Mi invitò a cercare la prima pagina.

    Appoggiai la mano sinistra sopra il frontespizio e aprii il volume con il pollice quasi attaccato all’indice.

    Fu tutto inutile: tra il frontespizio e la mano c’erano sempre varie pagine. Era come se spuntassero dal libro.

    • Ora cerchi la fine.

    Fallii di nuovo, riuscii appena a balbettare con una voce che non era la mia:

    • Non può essere

    Sempre sottovoce, il venditore di bibbie mi disse:

    • Non può essere, ma è.

    Questo libro ha un numero di pagine esattamente infinito.

    Nessuna è la prima, nessuna l’ultima

    Jorge Luis Borges – Il libro di sabbia

    L’immensità della letteratura medica contemporanea

    (…)

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  • salvofedele 8:24 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    La ri-composizione 

    La parte più difficile da tirare fuori…

    Se vogliamo parlare per eufemismi possiamo pure dire così.

    A dire tutta la verità neppure se fossi il più grande musicista della storia potrei tirare fuori quello che sento in questo momento.

    Rivedo alcuni di quei flash che si sono dispersi, ma non so riscriverli.

    Forse non voglio più scriverli, fanno ormai parte del sacco delle storie che prenderanno la loro strada.

    (…)

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  • salvofedele 8:21 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Sam, Rachel e Liane 

    Il flash della Waterstone che vi ho restituito è molto diverso da quello che avevo scritto.

    è solo qualche frammento di nota che ho raccolto dalle mie parole disperse nel nulla.

    Poi (non so quanto dopo) c’era un altro flash di questi giorni.

    Provo a tirarlo fuori

    Venerdì non ho scritto.

    Venerdì Sam è tornato in UK.

    Sam è il classico stereotipo di inglese. Padre indiano, madre indiana, nonna e nonno greco.

    (…)

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  • salvofedele 8:17 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Provo a pensare a quelle parole come alle… 

    Provo a pensare a quelle parole come alle note di una musica familiare.

    Adesso rivedo alcuni flash

    Francesca che chiama da Edimburgo.

    é alla Waterstone.

    La Waterstone ha un significato particolare nella nostra famiglia. Nei nostri viaggi in camper mi abbandonavano spesso davanti alla Waterstone.

    Ricordo un giorno in particolare.

    Uscii dalla Waterstone con un solo libro (un evento eccezionale).

    Con il libro e andai alla stazione per tornare in campeggio.

    (…)

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  • salvofedele 8:14 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Anche il bambino del mio case report è… 

    Anche il bambino del mio case-report è svanito nel nulla.

    Come poi è svanito nel nulla mio padre.

    Era questo il legame che mi aveva portato a scrivere quello che avevo scritto?

    Volevo forse giustificare a me stesso, prima che al lettore la cattiveria con cui avevo analizzato il case report di Medico e Bambino? La cattiveria che era uscita fuori analizzando tutta la vanità di quella scrittura.

    (…)

    viaFacebook |View articolo originale

     
  • salvofedele 8:12 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Non scrivo mai direttamente sul browser internet e… 

    Non scrivo mai direttamente sul browser internet e invece questa mattina l’ho fatto.

    So che non potrò riscrivere quello che è andato via per sempre.

    La scrittura è irripetibile. E il pezzo parlava proprio di questo: del misterioso rapporto tra le sensazioni e la scrittura. Eppure sono disperato.

    Parlava ai miei figli come a voi.

    Parlava di mio padre.

    Parlava agli amici di Laura che sono stati in questi giorni con noi.

    Parlava a Giuseppe e al suo viaggio a Vienna per reincontrare la sua famiglia

    Debbo smettere di pensare a quello che è successo.

    Debbo andare avanti.

    (…)

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  • salvofedele 8:10 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Per la prima volta soffro come voi le… 

    Per la prima volta soffro come voi, le parole che ho scritto non ci sono più: è la stessa sensazione terribile che provate mentre leggete.

    Debbono venir fuori: le ho dentro.

    Perché è così difficile?

    Ricordi?

    Ti stavi interrogando sul tuo progetto di scrittura e ti chiedevi il perché di questa scrittura.

    E poi? Che è successo? (…)

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  • salvofedele 8:07 pm il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Scrivere sul browser 

    Questa mattina ho provato un dolore fortissimo.

    Ho scritto un pezzo che aveva per titolo “perché scrivo”

    L’ho scritto direttamente sul browser internet.

    Doveva essere un pezzo breve “un piccolo legame chiarificatore per il lettore” e invece la scrittura mi ha portato lontano e poi al momento di salvarlo è svanito nel nulla e l’ho involontariamente cancellato.(…)

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  • salvofedele 6:38 am il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    La scoperta dell’unicità del rapporto medico-paziente 

    Quel che era accaduto paradossalmente mi avvicinò definitivamente al mondo del clinico pratico. Volevo capire cosa era successo cosa non aveva funzionato non solo tra quella famiglia e il loro medico ma tra me e il clinico con cui fino ad allora avevo discusso senza problemi.

    Alla fine non avevo dubbi: il rifiuto della ipotesi dipendeva esclusivamente dal rifiuto del metodo e nulla aveva a che fare con la corruzione diffusa del mondo medico che fin lì era stato il mio quasi esclusivo interesse; (…)

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  • salvofedele 6:33 am il 12 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Una esperienza tragica 

    Durante gli anni di pre-specializzazione (quelli passati con le infermiere che mi avevano adottato) mi accorsi però che questi giochi andavano coltivati. Una esperienza tragica più di tutte determinò la mia passione per la metodologia: un bambino morto per una intossicazione cronica da cobalto.

    Aveva assunto un farmaco per una banale anemia sideropenica. Quel farmaco però non conteneva solo ferro ma anche cobalto. Il gioco fisiopatologico insieme all’intreccio con alcuni dati nosografici “incomprensibili” mi aveva portato a studiare una epidemia da intossicazione cronica da cobalto nel lontano Belgio (…)

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  • salvofedele 6:27 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    La scoperta della clinica 

    Dei primissimi anni in cui mi avvicinai alla professione, a parte quel sorriso di disprezzo cui ho fatto cenno all’inizio, ricordo solo una serie di insuccessi nel mio rapporto con il mondo clinico.Il mio curriculum era chiaramente suddiviso in due parti, da una parte le materie propedeutiche che avevo affrontato con discreto successo, dall’altra il mondo delle cliniche dove i risultati erano davvero modesti.

    C’era, però qualcosa che mi attirava in quel mondo che mi respingeva.

    (…)

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  • salvofedele 6:23 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Il mio interesse per la metodologia diagnostica è… 

    Il mio interesse per la metodologia diagnostica è ormai vecchio. Nel 1981 tentai di laurearmi con una tesi sulle applicazioni del teorema di Bayes alla diagnosi differenziale dell’appendicite acuta. Ottenni di ritorno un sorriso di disprezzo: “La matematica per la diagnosi? La diagnosi è arte, tutt’altra cosa rispetto all’arida applicazione di formule”.

    Oggi, a quasi trenta anni da quell’esperienza che ha cambiato la mia vita (…)

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  • salvofedele 6:18 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Fermiamoci e analizziamo i fatti narrati nel case… 

    Fermiamoci e analizziamo i fatti narrati nel case report e proviamo a vedere il lavoro che avrebbe dovuto fare una rivista seria con una revisione correttamente condotta e i suggerimenti che avrebbero potuto essere fatti prima della pubblicazione:

    1. La storia clinica può essere utilizzata per sottolineare l’importanza di un quadro nosografico da conoscere: il persistere di cicli irregolari dopo un certo periodo di tempo (due anni?) accompagnati da mal di pancia “sine materia” obbliga il medico a prendere in considerazione una possibilità: la cisti ovarica. Questa è prevalentemente asintomatica, spesso però si presenta con dolori addominali e persistenza di cicli irregolari, null’altro.

    Il quadro nosografico non diventa mai patognomonico (specificità 100%), ma soltanto “altamente indiziario” (…)

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  • salvofedele 6:15 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Ebbene cosa fa a questo punto l’autore del… 

    Ebbene cosa fa a questo punto l’autore del case report? Si abbandona a una autoanalisi dell’errore? Spiega che “un colpo di fortuna” gli ha permesso di fare lo stesso la diagnosi? No, le regole del case report di questo genere sono ferree, il bene trionfa sempre sul male (indipendentemente dall’esito di salute del paziente):

    “Sto per rispondere automaticamente con la proposta del solito Paxabel quando mi fermo mettendo a fuoco la situazione (…) Cristina è un soggetto da Paxabel?

    (…)

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  • salvofedele 6:13 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    “Sono appena tornato da un congresso e sono… 

    “Sono appena tornato da un congresso e sono ancora rintontito dagli effetti speciali provocati dalla ricerca tecnologica sulle banche dati disponibili in internet. Nella mia testa è tutto un fermento di PubMed, “stringhe”, studi controllati, bias, revisioni sistematiche e colleghi-marziani capaci di risolvere in questo modo tutti i casi più difficili del mondo. Sia chiaro, confesso subito che parlo solo per invidia e che faccio tanto di cappello ai colleghi capaci di svolgere correttamente questi lavori di ricerca in modo diretto e autonomo; tanto che ho deciso che alla prossima occasione voglio proprio provarci anch’io.

    (…)

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  • salvofedele 6:08 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    L’esempio 

    Cristina è una bambina di 14 anni:

    • “alla nascita è operata per gastroschisi”
    • “a due anni è operata per occlusione intestinale secondaria ad aderenze dovute al primo intervento”
    • “a tre anni, nel corso di un episodio influenzale, presenta uno pneumotorace spontaneo, convulsioni febbrili e stato di male febbrile”
    • “a quattro anni ha la varicella, ma ancora una volta con stato di male febbrile”
    • “viene messa in profilassi con barbiturici e la RMN dimostra una atrofia dell’ippocampo”

    (…)

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  • salvofedele 6:06 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Case report 

    C’è una lettura che ha subito fortune alterne nella letteratura medica e che una analisi molto superficiale della scala dell’evidenza ha relegato nel gradino più basso, al pari del parere “degli esperti”. Si tratta di quel genere di articolo che viene definito “case report”. La stessa definizione di “case report” comprende generi, in realtà, molto diversi.

    Con un po’ di esperienza non è difficile distinguerli tra loro.

    Una tipologia di case report somiglia molto ai “power point” ad effetto (…)

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  • salvofedele 6:04 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Una piccola precisazione 

    Molte delle cose che vado mettendo su facebook sono bozze preliminari che vado poi limando con una faticosa attività di riscrittura. la nota che ho appena finito è piuttosto dura e probabilmente verrà limata in molti aspetti. La metto a breve, non vi chiedo clemenza e non vi chiedo neppure di essere buoni con me, cercate invece di mettervi anche nei panni di quei poveretti che ho distrutto “umanamente” con la scrittura del pezzo in questione.

    (…)

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  • salvofedele 6:01 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Finding strategies to gain access to and articulate… 

    Finding strategies to gain access to and articulate what we know, think, believe, and remember is a perennial problem of professional development. Reflective writing harnesses small-group discussion with narrative in order to develop human understanding, the ability to listen, and practical wisdom from experience. Narratives express the values of the narrator; they also develop and create values, as well as a sense of self-purpose, in the telling.

    (…)

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  • salvofedele 5:59 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Altro filone di “reflective pratice” che può essere… 

    Altro filone di “reflective pratice” che può essere reso facilmente pubblico è quello relativo all’utilizzo di alcune tecniche psicoanalitiche elementari: per esempio “leggere le relazioni con l’occhio di un bambino”. In genere si tratta di pagine molto affascinanti e con un alto grado di onestà intellettuale:

    On a different professional development course I led, group-members wrote narratives as if they were to be read by children. Lucy, initially non-plussed, followed my recommendation to write whatever came into her mind, in whatever way.

    (…)

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  • salvofedele 5:21 am il 11 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Una delle strategie più efficaci per placare ansie… 

    Una delle strategie più efficaci per placare ansie è l’ascolto. Gillie ne fa uno dei capisaldi della sua pratica di “scrittura terapeutica”. Suggerimenti come quello che seguono, infatti, sono molto onesti e facilmente resi pubblici:

    Clinicians cannot know the myriad effects of their actions, or what their patients and colleagues feel and think. They can, however, narrate an occasion in writing, using evidence recollected from spoken words, tone of voice, body language, and so on. Here is Antonio Munno’s experience, recounted in the BMJ: (…)

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  • salvofedele 5:57 am il 9 July 2009 Permalink | Rispondi  

    La partecipazione quotidiana alla vita di una community… 

    La partecipazione quotidiana alla vita di una community rende superfluo l’utilizzo di esercizi creativi come questo utilizzato da Gillie nei suoi “incontri”. Lo scambio quotidiano di esperienze rende naturale il fascino creativo delle parole fino a trasformare l’utilità di scrivere in necessità di scrivere e condividere. Tutte le community si trovano a dover affrontare prima o poi il problema del difficile equilibrio tra empatia e (…)

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  • salvofedele 5:55 am il 9 July 2009 Permalink | Rispondi  

    At a senior medical educators’ conference I asked… 

    At a senior medical educators’ conference I asked a workshop group to write a list of words about their work: any words. We took some time listening to each list; the items carried such importance. All physician-writers then chose one abstract noun from their list (trust, respect, for example) and wrote reflectively about it. I asked them to write a narrative about any experience in their lives. The group understood they would be invited, but not required, to share their writing. Allan’s abstract noun had been vulnerability, and he now also wrote about missing a diagnosis of meningococcal meningitis. He wrote:

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  • salvofedele 5:53 am il 9 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Gli stereotipi sono degli ingannevoli facilitatori della lettura… 

    Gli stereotipi sono degli ingannevoli facilitatori della lettura della realtà. Molto comodi e rassicuranti, quanto però disimpegnanti.

    Molti dei miei errori professionali si basano su questi.

    Ricordo il caso di una ragazzina appeartenente allo stereotipo “rompiscatole antipatica”, drammatica nelle sue manifestazioni di dolore, difficile sempre da visitare, 10 minuti per fare un tampone in gola, ecc. Viene per un banale mal di pancia, la nonna è convinta che abbia l’appendicite (una sua zia è morta di peritonite). (…)

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  • salvofedele 5:51 am il 9 July 2009 Permalink | Rispondi  

    People experience their lives and work as narrative… 

    People experience their lives and work as narrative. Every situation can be narrated as a story. Such narratives of experience begin to make certain inherent values apparent; they might be pointed out in discussion, or in a piece of writing.

    Writing narratives and reflecting upon them, particularly in confidence with a trusting group of peers, can enable professionals to grasp the values they practise, and clarify what they think of them, and how they might modify their attitudes.

    Practitioners focusing on their own written narratives of practice can pose challenging questions as well as be constructively reassuring and inspiring.

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  • salvofedele 5:49 am il 9 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Torniamo dunque alla scrittura creativa di Gillie Bolton… 

    Torniamo dunque alla scrittura creativa di Gillie Bolton, con questo nuovo sentimento di patriottismo che mi ha donato il presidente Obama.

    Che ne sarebbe di Gillie in Italia?

    Gillie è un “mercante” di scrittura creativa, ma in Italia chi prenderebbe il suo posto?

    L’ipotesi più probabile: qualcuno si improvviserebbe professore associato di “scrittura creativa”. Il curriculum? la nonna gli raccontava le favole.

    Un progetto fiancheggiatore? (…)

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  • salvofedele 5:48 am il 9 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Mentre leggo i giornali di tutto il mondo… 

    Mentre leggo i giornali di tutto il mondo, il loro punto di vista su quello che il nostro governo non esita a definire un successo e cioè l’organizzazione del G8, capisco il significato moderno di patriottismo.

    Guardo le vignette di Berlusconi sul Times, il resoconto del Guardian, l’editoriale del New York Times, i resoconti del Daily Telegraph e ripenso alla splendide parole di ieri del presidente Obama. (…)

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  • webmorg 4:46 pm il 8 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Neoformazione della mano 

    Lara ha una piccola neoformazione dura al 2° metacarpo della mano sx. La RX definisce la lesione come un difetto fibroso corticale.

    Quello che ho trovato in letteratura è che la lesione, benigna e frequente in pediatria, è localizzata alle ossa lunghe( femore e tibia )

    Qualcuno ha avuto casi simili ?

    (…)

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    Grazie a Miriana

     
  • salvofedele 5:45 am il 8 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Mentre leggo Gillie Bolton non posso fare a… 

    Mentre leggo Gillie Bolton non posso fare a meno di curiosare nel suo sito. Gillie fa il suo lavoro a Londra, scrive i suoi libri, collabora con varie università inglesi, ha una sua attività privata di sostegno alla scrittura. Non resisto: immagino tutto questo trasferito nel nostro paese. Il sito di Gillie è un sito commerciale molto discreto. Da noi Gillie potrebbe esistere?

    (…)

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  • salvofedele 5:40 am il 8 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Se dovessi scegliere qual è la cosa più… 

    Se dovessi scegliere qual è la cosa più inaccettabile del percorso di formazione di un medico italiano non avrei dubbi. A tutto c’è rimedio: l’inconsistenza della preparazione metodologica, l’incapacità di trasformare le probabilità nosografiche in probabilità reali, la statistica come corpo separato dal sapere pratico, la sostanziale incomprensione del metodo scientifico, la formazione post laurea affidata ad “eventi formativi”.

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  • salvofedele 5:37 am il 7 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Mi piacerebbe condurvi per mano in questa lettura… 

    Mi piacerebbe condurvi per mano in questa lettura per essere sicuro che nessuno dei paragrafi che la compongono vi possa sfuggire. Ricordate Vivaldi? Questo è uno splendido articolo scientifico (un articolo essenziale) che parla in sole due pagine del valore dello scrivere. Non si può perdere neppure una parola.

    “What are values? How do we discover those we live and work by? (…)

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  • salvofedele 5:35 am il 7 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Questa mattina è successo ancora Gillie Bolton è… 

    Questa mattina è successo ancora. Gillie Bolton è “freelance consultant in reflective writing”. Che invidia! Questo è il mestiere che ho sempre sognato…

    Io invece scrivo di nascosto (e con molti sensi di colpa).

    Resto affascinato dalla capacità del NHS di trovare la collocazione giusta alle persone comuni.

    Gillie Bolton ha scritto un articolo per il numero di Lancet che ho appena aperto (…)

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  • salvofedele 5:32 am il 7 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Ho appena chiuso il capitolo 1 definito il… 

    Ho appena chiuso il capitolo 1, definito il titolo, fatta la revisione promessa a me stesso, scelto il titolo provvisorio del… Insomma ho appena ultimato un buon lavoro di scribacchino. Non ci sarebbe ragione alcuna di essere inquieto. E invece sono irrequieto perché non so cosa mi succederà oggi e cosa avrò da scrivere di davvero utile per questo progetto che “non ho”.

    (…)

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  • salvofedele 5:29 am il 6 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Scrivere in tutte le forme possibili non è… 

    Scrivere (in tutte le forme possibili) non è solo un esercizio liberatorio, non è solo il mezzo della comunicazione strutturata è anche lo strumento principe dell’analisi qualitativa della vita di una community.

    La partecipazione alla vita di una community è un opportunità unica per sviluppare la capacità di scrivere, un opportunità unica per smascherare la vanità della scrittura.(…)

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  • salvofedele 5:27 am il 6 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Il web2 offre molti strumenti al servizio di… 

    Il web2 offre molti strumenti al servizio di community scientifiche. Il successo di queste community dipende da molti fattori.

    Normalmente il più importante di questi fattori è considerato il superamento del divario digitale. In realtà questo è solo uno degli aspetti e certamente non il più importante. Gli strumenti del web2 sono ormai molto evoluti e la possibilità di utilizzarli con profitto più che dalla disponibilità di noiosi manuali dipende quasi esclusivamente dall’utilizzo non occasionale delle diverse utility e dalla possibilità di scambiare esperienze con altri colleghi.

    (…)

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  • salvofedele 7:55 pm il 5 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Ho quasi completato quello che mi proponevo di… 

    Ho quasi completato quello che mi proponevo di fare martedì 30 giugno quando ho scritto la prima nota sul widget. Volevo completare questa comunicazione in una settimana utilizzando una successione di post.

    Adesso ho trasferito tutti i post in un unico file pdf.

    Li sto rieloborando per tentare di renderli un po’ più comprensibili.

    (…)

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  • salvofedele 7:51 pm il 5 July 2009 Permalink | Rispondi
    Etichette:   

    La scrittura scientifica 

    L’unica scrittura essenziale che conosco è la scrittura scientifica che, a volte, può essere utilmente sostituita da mappe logiche. La finalità principale della scrittura scientifica è infatti la comunicazione strutturata. Ricordate il dibattito politico che ho citato qualche giorno fà?

    In molti forum come in molte community si discute con la stesso caos logico che (…)

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  • salvofedele 7:48 pm il 5 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Ho incontrato recentemente e in due circostanze completamente… 

    Ho incontrato recentemente e in due circostanze completamente diverse due scrittori.

    Due scrittori veri, non semplici scribacchini.

    L’uno parlava di sé paragonando la sua prosa a uno spartito di Vivaldi.

    “Non tutti i musicisti sono come Vivaldi. La musica di Vivaldi è essenziale. Il mio libro è come uno spartito di Vivaldi: essenziale”.

    (…)

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  • salvofedele 11:09 pm il 4 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Nel nostro lavoro persino gli stereotipi positivi possono… 

    Nel nostro lavoro persino gli stereotipi positivi possono portare all’errore.

    Vi ricordate la mia mancata diagnosi di diabete?

    La mamma attenta

    L’ascolto

    L’errore

    La stereotipo che aveva condotto la mia visita in quella occasione era appunto la “mamma attenta”. “Una mamma attenta non può…”

    (…)

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  • salvofedele 7:45 pm il 4 July 2009 Permalink | Rispondi  

    La tortura più grossa cui vi ho costretto… 

    La tortura più grossa cui vi ho costretto?

    Scrivere, scrivere e ancora scrivere.

    Maria Grazia dice che io non ho una sola tossicodipendenza (il fumo)

    ma due: il fumo e scrivere.

    io sono molto inquieto, per calmare la mia inquietudine non serve però la nicotina, quello che mi è davvero indispensabile è esprimermi.

    (…)

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  • salvofedele 11:30 pm il 3 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Avevo in mente di scrivere qualche esempio di… 

    Avevo in mente di scrivere qualche esempio di come ha cambiato la mia vita di medico la partecipazione a questo progetto, per esempio nel rapporto con i bambini che visito e in generale l’umanità nelle relazioni con le famiglie che ho via via acquisito.

    (…)

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  • salvofedele 11:09 pm il 3 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Dopo aver ascoltato Veltroni ho avuto molta nostalgia… 

    Dopo aver ascoltato Veltroni, ho avuto molta nostalgia del riquadro di Fiorello su Sky.

    Mi manca Fiorello. Da giovane non sopportavo Fiorello e i suoi terribli Karaoke.

    Fiorello è geniale. Quello che fa è espressione di un widget genuino, esprime quella sicilianità che nessuno conosce: pensate a quello che sapevate degli iraniani e a quello che avete visto in questi giorni. Pensate a quello che sapete dei siciliani e poi… guardate Fiorello.

    (…)

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  • salvofedele 10:58 pm il 3 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Qualcuno di voi osa affermare ancora oggi che… 

    Qualcuno di voi osa affermare ancora oggi che la statistica descrittiva è difficile e che i “six sigma” proposti da Motorola Japanese sono incomprensibili!

    Adesso chiutede gli occhi, rilassatevi e immaginate la faccia che sto facendo in questo istante.

    Sentito l’urlo?

    NO?

    (…)

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  • salvofedele 10:55 pm il 3 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Ieri Veltroni era su Sky in uno dei… 

    Ieri Veltroni era su Sky in uno dei riquadri del TG al posto di Fiorello.

    Il suo discorso “sul futuro del partito” è rimasto disponibile per quasi 8 ore per tutti i telespettatori. Alla fine l’ho ascoltato.

    Non è sempre facile distinguere un widget da un gadget e il discorso di ieri ne è un esempio.

    Veltroni mentre parlava si commuoveva, chiamava gli “interlocutori” di partito per nome, ragionava sul mondo anche se il suo discorso era stracolmo di allusioni e risentimento personale.

    (…)

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  • salvofedele 10:52 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Sapete tutti che amo scrivere che scrivere mi… 

    Sapete tutti che amo scrivere, che scrivere mi rilassa ed è per me una attività vitale.

    Scrivo dappertutto e in modo disordinato.

    Scrivo, grazie a internet, in mille taccuini dispersi per il mondo.

    Non (come sarebbe logico) in un unico taccuino ordinato.

    Google mi aiuta talvolta a rileggere qualche cosa di quello che ho scritto.

    Ho imparato presto ad usare però taccuini segreti anche a me stesso. Nessuno mai potrà leggerli

    (…)

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  • salvofedele 10:50 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Un giorno quando ero già adulto mio padre… 

    Un giorno, quando ero già adulto mio padre mi spiego il fascismo e l’antifascismo.

    La retorica dell’uno e dell’altro.

    Il prezzo che si paga per l’uno e per l’altro.

    Mio padre non sapeva scrivere libri, in realtà ha imparato a scrivere solo da adulto e da autodidatta.

    (…)

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  • salvofedele 10:47 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Sempre di più la definizione di progetto sembra… 

    Sempre di più la definizione di progetto sembra inadeguata alla attività che andiamo realizzando.

    Forse la metafora più appropriata e quella di una fabbrica di attività e di progetti ognuno dei quali ha un indotto rilevante.

    Quale il prezzo di una eventuale dismissione industriale?

    (…)

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  • salvofedele 10:44 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Definire obiettivi e modalità di misurazioni di… 

    Definire obiettivi e modalità di “misurazioni” di risultati raggiunti non è esercizio che appassioni.

    Ma un piccolo sforzo collettivo non sarebbe utile?

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  • salvofedele 10:39 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    A 20 year old woman had had 20… 

    A 20-year-old woman had had 20 attacks of loss of consciousness over the past 3 years. Attacks were provoked by venepuncture, ear piercing, or long periods of standing, and were typically preceded by light-headedness and blurring of vision. Her mother noted facial pallor before and during the attack. Unconsciousness lasted several seconds. Recovery was quick and complete.

    (…)

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  • salvofedele 10:36 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Per quale diavolo di motivo dovremmo limitare la… 

    Per quale diavolo di motivo dovremmo limitare la valutazione quantitativa del progetto soltanto a “six sigma”?

    Se il pragmatismo industriale ci obbliga a non andare ioltre il numero di sei è logico davvero dichiarare il proprio fallimento dopo aver provato a valutarci solo in termini dei six più ovvi?

    Facciamo un esempio di un sigma “oscuro”.

    (…)

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  • salvofedele 10:32 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Il professore della Bocconi citato nella nota precedente… 

    Il professore della Bocconi (citato nella nota precedente) mi permette di tornare alla valutazione quantitativa (cui avevo promesso di tornare qualche nota fa).

    La finalità di un progetto è un prodotto.

    Definire il prodotto che realizziamo nel nostro progetto non è semplice (ma non è del tutto impossibile). Forse potremmo trovare un accordo in una qualche definizione condivisa?

    1) La soluzione collettiva di problemi?

    2) La soluzione individuale di problemi (supportata dalla comunità progettuale)?

    3) Altro?

    (…)

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  • salvofedele 10:29 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Ieri ho visto in TV su sky un… 

    Ieri ho visto in TV (su sky) un dibattito politico condotto in studio da un giornalista che metteva a confronto il presidente della commissione trasporti con l’ex ministro dei trasporti.

    In collegamento (tra gli altri) un rappresentante sindacale e un professore (esperto in certificazione della qualità”) dell’Università Bocconi di Milano.

    Ho spento la TV avvilito dall’incapacità manifestata dal giornalista di condurre un ragionamento semplice e della irragionevolezza delle sue conclusioni.

    (…)

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  • salvofedele 10:16 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    But that kind of demonization has become passé… 

    But that kind of demonization has become passé over the past few weeks,(…)

    In the past, unfortunately, Western governments and research organizations have bought into former US president George W. Bush’s ‘axis of evil’ rhetoric by discriminating against Iranian researchers (…)

    In the face of this bleak news, however, Iranian academics are surprisingly optimistic. They tend to buy into the argument that, despite the current crackdown, greater democracy is inevitable in Iran, which will provide an open society that is more conducive to science and critical thinking.

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  • salvofedele 9:43 pm il 2 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Editorial Nature 460 11-12 2 July 2009 |… 

    Editorial

    Nature 460, 11-12 (2 July 2009) | doi:10.1038/460011a; Published online 1 July 2009

    Iran’s endogenous civil-rights movement needs international solidarity, not political meddling. Academics, universities and non-governmental organizations can help.

    “Bomb, bomb, bomb, bomb-bomb, Iran,” sang John McCain to the tune of The Beach Boys’ Barbara Ann at a US presidential campaign event in 2007. McCain, a Republican senator for Arizona, later insisted he was joking. Yet the spur-of-the-moment instinct behind the ‘joke’ sums up aptly the tendency of some politicians both in the West and in Iran to demonize each other’s peoples as a faceless enemy.

    (…)

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  • salvofedele 10:13 pm il 1 July 2009 Permalink | Rispondi  

    Mi sono allontanato da molte attività collettive… 

    Mi sono allontanato da molte attività “collettive” nella mia vita.

    Ripensandoci riesco adesso a capirne la ragione più in profondità.

    Forse da giovani il senso di appartenenza prevale sulla necessità di cambiamento?

    Ma non sarebbe più naturale chiedere un gadget piuttosto che un widget solo in età più “matura”?

    (…)

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  • salvofedele 10:07 pm il 1 July 2009 Permalink | Rispondi  

    ci sono vari modi di valutare la propria… 

    ci sono vari modi di valutare la propria partecipazione alle attività di un progetto. Tutti possono essere ricondotti a due modalità principali:

    la valutazione quantitativa (su cui torneremo più avanti)

    la valutazione qualitativa.

    (…)

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  • salvofedele 10:00 pm il 1 July 2009 Permalink | Rispondi  

    I have been occupied with what people know… 

    I have been occupied with what people know or believe that they know, but there is also an evaluating side of human experience: what people want.

    (…)

    People arrive at their values on the basis of their own deliberation and independent judgments.

    Children never do.

    Values are internalized in those social contexts where people live and work.

    (…)

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